mercoledì 1 febbraio 2012

Controcorrente

Perché questo titolo innanzitutto? Perché, come non di rado succede, mi trovo ad essere un po’ in controtendenza rispetto alla maggior parte dei commenti ascoltati e letti sull’efficacia della sessione invernale del mercato nerazzurro.

Forse abbiamo perso qualcosa in classe pura, anzi sicuramente: io stesso avevo affermato in un commento che preferivo che Motta fosse rimasto. Però la vicenda è apprezzabile anche sotto un aspetto diverso che fa un po’ da “rovescio della medaglia”: cedendo Motta, oltre che a incassare 10 Mln. per un giocatore di 30 anni e che si ferma abbastanza spesso, la Società ha di fatto, non so quanto volontariamente, responsabilizzato al massimo Sneijder e anche Alvarez, perché adesso sono di fatto gli unici due giocatori lì in mezzo in grado di costruire gioco. Per trattenerlo avrebbe dovuto ritoccare significativamente all’insù l’ingaggio già non da poco che già percepiva l’ italo-brasiliano: valeva la pena? Qualcuno ha pensato di no e secondo me non si è sbagliato di molto.

Ci siamo liberati dell’equivoco Coutinho, anche lui impiegabile solo in quel ruolo, e abbiamo ceduto due “pesi morti” come Muntari e Johnatan; Ok, Muntari è andato al Milan, ma probabilmente in cambio della rinuncia da parte dei cugini di trattare Palombo; non credo che il ghanese sarà un rinforzo determinante per loro, ma in ogni caso sarà un rinforzo per l’unica squadra in grado quest’anno di togliere lo scudetto alla Juve. Mi rendo conto che è abbastanza triste ragionare in questo modo e ricorda un po’ la favoletta del ragazzino romano di borgata che diceva “Noantri semo poveri, gite nun ne famo: la domenica si sta tutti a casa e nostro padre legge il giornale; poi ogni tanto molla du scuregge e noi tutti intorno a ride.”

E’ stato evidentemente strutturato il centrocampo più idoneo per giocare col “rombo”, con un giocatore basso a copertura dei due centrali di difesa (indispensabile con i due esterni che devono salire più spesso), unitamente ad altri due giocatori di quantità in grado di supportare al meglio il lavoro del trequartista e delle due punte. In un centrocampo del genere Thiago non poteva ricoprire nessun ruolo perché troppo lento per coprire i due centrali e troppo defilato per prendere in mano il pallino del gioco nelle altre due posizioni. Guarìn e Palombo, a mio parere nettamente meglio di Kucka, sicuramente possono dare un buon apporto in questo senso: dipenderà molto da loro e dalla capacità di Ranieri di inserirli al meglio.

La squadra adesso è più logica: inutile dire che ci si affida a questo punto moltissimo su Sneijder: sentendosi di nuovo al centro di un progetto, è auspicabile che l’olandese “twitterante” si tranquillizzi dal punto di vista mentale e che si metta seriamente a cercare di ridiventare il più simile possibile al fantastico giocatore dell’anno del “Triplete” e che, ovviamente, non si infortuni più. Alvarez sarà la sua prima e unica alternativa e sarà impegato nell’unico ruolo che a mio parere poteva ricoprire, almeno nel campionato italiano. Erano circa due anni che chiedevamo rinforzi a centrocampo e gente in grado di macinare chilometri e una buona velocità e, all’occorenza, di tirare anche qualche sana “legnata” e la Società li ha presi: non saranno di primissima fascia, ma sono due elementi a mio parere piuttosto validi, niente a che fare con uno come Poli, per esempio. Per muoversi in maniera perfetta la dirigenza avrebbe dovuto cedere Chivu e acquistare un esterno sinistro più in grado di giocare a rombo e quindi più predisposto all’azione offensiva del rumeno, motivazioni sue personali a parte, e sulle quali nutro più di un dubbio.

Il piccolo “samurai” è perfetto per quel ruolo, molto di più che nel 4-4-2: il problema è che non mi pare abbia la costanza di rendimento per prendersi quel ruolo da titolare inamovibile in una squadra che lotta per gli obbiettivi dell’ Inter. La partenza del rumeno e il conseguente risparmio su una fetta importante di ingaggio, sarebbe stato in qualche modo coperto dall’arrivo del giovane brasiliano Juan, una scommessa totale che vedremo col tempo se potrà essere considerata vinta o meno: in questa situazione mi sembra un po’ troppo “chiuso”. In avanti sarà indispensabile operare un salto di gerarchie e avanzare il giovane olandese Castaignos almeno davanti a Zarate: il primo è un nostro giovane e promettente giocatore che ha voluto restare a tutti i costi a giocarsi le sue possibilità all’Inter, il secondo è un “quaquaraquà” sul quale nessuno sembra ormai ormai convinto di puntare nemmeno un euro e del quale sarebbe stato molto meglio disfarsi definitivamente, dal momento che pensare che la Società possa riscattarlo a fine stagione per 15 Mln appare una follia totale anche per uno che si sia fatto di droghe sintetiche combinate col peyote.

Questo è il “quadro”: siamo a mio parere un po’ più attrezzati per puntare al terzo posto anche se non sarà affatto semplice, e ai quarti di Champions e magari chissà, se l’eventuale urna sarà ancora benevola, anche alla semifinale, che vuol dire visibilità e soprattutto soldi, dei quali mi pare di capire ci sia un gran bisogno. E’ chiaro che tutti devono dare il massimo per tornare ad invertire una tendenza che nelle ultime due o tre partite ha tornato pericolosamente a dirigersi verso la smobilitazione e il fallimento totale di una stagione: a mister Ranieri il compito non facile di riuscirci, ma adesso almeno ha qualche piccolo elemento in più e soprattutto qualche equivoco e qualche peso morto in meno.

Alex

1 commento:

  1. Innanzitutto bentornato Alex, è un piacere tornare a leggerti! ;) Sul mercato, devo dire la verità, epr come si prospettavano le cose, sono abbastanza soddisfatto. Non felice, attenzione, ma credo che si siano fatti dei passi importanti. Innanzitutto, come sottolinei tu, si è data una linea precisa almeno circa il modulo: sarà sicuramente rombo a centrocampo visti gli acquisti. Inoltre si è preso un ragazzo relativamente giovane e molto interessante, come Guarin, ed un polmone del centrocampo come Palombo, molto molto molto meglio attualmente dell'incognita Kucka! Il problema è un altro, ovvero la partenza di Motta. A me non ha mai fatto impazzire sinceramente: troppo incostante, troppo fragile, troppo facilmente irritabile. Però era oggettivo che fosse l'unico con un piedino delizioso lì in mezzo al campo. Inoltre Ranieri era stato chiaro, lo voleva. Quindi? Per l'ennesima volta la società ha "detronizzato" l'allenatore, mostrandolo debole davanti a tutti. Con Mancini o Mou non satrebbe mai successo e non eprchè loro sono loro, ma perchè, forse, la fiducia riposta nei loro confronti era molto diversa. Certo, dieci milioni fanno comunque comodo per un giocatore in scadenza 2013 e oramai verso la trentina, con uno stipendio pesante inoltre. Ma qui il problema che si delinea non è tanto economico come avete capito dal mio discorso. Concludo concordando con Alex: Nagatomo continua la sua crescita, ha oramai nettamente scavalcato Chivu, ma a giugno bisognerà intervenire fortemente su quella fascia. Il sogno resta Bale (anche ieri sera straripante), ma credo rimarrà tale. Benissimo, infine, avere preferito Faraoni a Jonathan, è una bella dose di fiducia e responsabilità per il ragazzo!

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