mercoledì 25 aprile 2012

Udinese-Inter 1-3: torna la fantasia, Wesley e Ricky per il 3° posto!

Ricky e Wes, i protagonisti dell'1-3 ad Udine
Era una partita che contava tantissimo per tutta l'Inter ma, soprattutto, per Stramaccioni. Non tanto perchè la sua riconferma sarebbe passata dal risultato di oggi, ma perchè le parole di ieri erano state chiare, secche e, per certi versi e secondo molti, utopistiche. Il 3° posto non era impossibile, ma sicuramente molto difficile, almeno prima di oggi. La sconfitta della Lazio, a sorpresa, a Novara, la sconfitta della Roma contro la Fiorentina e la nostra vittoria sul difficile campo di Udine (solo il Milan, quest'anno, era riuscito a vincere, il 18 febbraio scorso con gol in extremis di Maxi Lopez) riaprono decisamente i giochi Champions: Lazio ferma a 55 punti, tallonata dal Napoli a 54, e poi noi a pari con l'Udinese a quota 52, ma in vantaggio sui friulani grazie ai due gol di scarto di oggi che ci portano davanti negli scontri diretti.
Lo Stadio Friuli ricorda ancora una volta Piermario Morosini, ma vive una partita di grande importanza che Stramaccioni ha detto di non sentire come una finale, anche se i presupposti sono gli stessi di una partita decisiva. Lasciato a casa Forlan (finalmente! A casa mia s'è aperto uno chardonnay d'annata in onore dell'evento) ed in panchina Zarate, il mister opta per un 4-3-2-1 dove Alvarez ed il rientrante Sneijder giocano alle spalle di Milito. Loro due diventano il bilancino della partita: l'avvio non è dei migliori, con i due che si pestano i piedi e faticano a coordinarsi nei movimenti offensivi, sbagliando molto e lasciando il Principe solo in attacco. Così l'Udinese può spingere e trovare anche il vantaggio con Danilo grazie ad un bel tiro dal limite dell'area. Sfiorano anche il due a zero i bianconeri, ma Armero, grazie a Dio, spreca.
Il gol dell'1-2 di Sneijder: bellissimo colpo sotto
A questo punto è la fortuna a guardarci in faccia finalmente, infatti il tiro di Sneijder al 9° non è irresistibile, ma Handanovic, non aiutato da un rimbalzo strano, manca la presa ed il pallone finisce in rete per l'uno ad uno. L'Udinese subisce il colpo, rallenta e non riesce più a cambiare marcia mentre noi cresciamo e nel ritmo blando che prende la partita dominiamo senza mai soffrire. I due trequartisti riescono finalmente a prendersi le misure ed a trovare le loro perfette posizioni in campo, dialogando ed offrendo palloni interessanti davanti, ma è importantissimo il gran lavoro svolto in mezzo al campo da Stankovic, regista di primo livello oggi ed onnipresente, e soprattutto da Guarin, tornato titolare e che sforna una prestazione importante fatta di corsa, tante palle recuperate ed anche qualche interessante incursione offensiva. Il colombiano vince tutti i duelli in mezzo al campo e proprio da una palla recuperata nasce il vantaggio nerazzurro: verticalizzazione veloce per Milito che in area frena ed attende l'inserimento di Wesley, servito perfettamente dall'argentino e che conlude a rete con un tocco sotto morbido dolcissimo che batte Handanovic nuovamente. I bianconeri non riescono a scuotersi ed il gol preso al 27° butta ancora più a terra il loro morale. Provano a spingersi in avanti ma lo fanno senza ordine e con fatica, tant'è che l'Inter, al 37°, trova anche l'1-3 in contropiede con Alvarez, bravissimo ad involarsi verso l'area avversaria, fintare il rientro sul suo sinistro e concludere invece a rete con un diagonale destro sporco, ma vincente.
Guarin sfodera una grande prestazione oggi!
L'ottima Inter dei primi 45 minuti si spegne nella ripresa, almeno offensivamente, dove Sneijder ed Alvarez lasciano il palco ai centrocampisti ed ai difensori: come già detto, Stankovic e Guarin giocano alla grandissima, mentre dietro Lucio pare essere tornato ai livelli dei tempi d'oro e guida alla perfezione anche Ranocchia, mai disattento e sempre ben posizionato. I bianconeri spingono forte, ma lo fanno senza idee (anche perchè i loro migliori appaiono obnubilati, ovvero Di Natale, Armero ed Asamoah) e con disordine, trovando praticamente solo un'occasione al 62° con Di Natale. Gli ultimi dieci minuti diventano una sfida a chi resiste di più perchè anche la stanchezza inizia a farsi sentire, con molti nerazzurri che più volte si accasciano a terra vittime di crampi o altri dolori muscolari. Milito deve lasciare il campo proprio per un indurimento del muscolo della coscia sinistra (si spera nulla di grave), ma anche Lucio, Ranocchia, Stankovic e Cambiasso risultano essere molto provati. I bianconeri trovano così almeno due occasioni, con Floro Flores all'82° e con Benatia all'84°, ma, stranamente, la nostra retroguardia regge fino all'ultimo. 1-3 ad Udine, una vittoria che pesa tantissimo.
Sono molti i lati positivi che si possono trarre dalla partita di oggi pomeriggio, anzi, praticamente si possono avere solo indizi positivi perchè il calo della ripresa è frutto, a mio parere, della stanchezza e della grinta dell'Udinese che non è a 52 punti in classifica a caso. Se le parole di Stramaccioni potevano sembrare utopistiche fino a poco tempo fa, oggi paiono quelle di un uomo convinto dei propri mezzi e soprattutto dei mezzi dei suoi ragazzi; di un uomo consapevole che fare undici punti in cinque partite è un ottimo risultato, soprattutto visto l'andamento delle altre; di un uomo che ci ha creduto molto più di tutti noi ma che ha convinto, oggi, anche noi a crederci. Ci crediamo, ci crediamo adesso, grazie ragazzi, grazie Strama!

TABELLINO: Udinese-Inter 1-3
Udinese (3-5-1-1): Handanovic; Benatia, Danilo, Domizzi; Basta (15' st Pereyra), Pinzi, Pazienza (32' st Torje), Asamoah, Armero (15' st Pasquale); Floro Flores; Di Natale. A disposizione: Padelli, Barreto, Abdi, Ekstrand. All.: Guidolin.
Inter (4-3-2-1): Julio Cesar; Maicon, Lucio, Ranocchia, Nagatomo; Guarin, Stankovic, Cambiasso; Alvarez (20' st Obi), Sneijder (41' st Poli); Milito (40' st Zarate). A disposizione: Castellazzi, Cordoba, Pazzini, Faraoni. All.: Stramaccioni.
Arbitro: Banti
Marcatori: 6' Danilo (U), 10', 28' Sneijder (I), 37' Alvarez (I)
Ammoniti: Danilo, Floro Flores (U), Stankovic (I)

Andrea

1 commento:

  1. Molti lo criticano perchè non ha fatto gavetta, ed in parte posso anche essere d'accordo, ma la colpa non è sua in ogni caso: ha avuto l'occasione e sta provando a sfruttarla al massimo. Il talento c'è, si vede, il carisma anche, decisamente. Poi la sua riconferma è un mistero, bisognerebbe essere nella testa di Moratti per saperlo ed è praticamente impossibile prevedere le mosse del Presidente. Per il terzo posto tutto è aperto, è difficile, ma c'è il merito di averci permesso di continuare a crederci e questo già è "tanta robba" come dice il mister :) il gol di Wes anche a me ha ricordato quel gol là...gran tocco comunque! M'ero quasi scordato dei colpi di questo fuoriclasse! :)

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