venerdì 22 giugno 2012

Che due ball(otelli)!

Balo in Inter-Barcellona 3-1, 20/04/2010
Congiuntamente alla qualificazione ai quarti ottenuta dalla Nazionale agli Europei di Polonia-Ucraina, è arrivata puntualmente la solita ridda di polemiche riguardanti Mario Balotelli, sull’opportunità e la liceità di certi suoi atteggiamenti. Chi lo accusa di essere un bambino viziato che si è montato la testa avendo raggiunto il successo troppo presto e chi invece ne prende le difese, apportando anche argomentazioni razziali che a mio parere lasciano un po’ il tempo che trovano. Vorrei puntualizzare: lasciano il tempo che trovano nel suo caso, perché Mario non è l’unico giocatore di colore che sgambetta sui campi di calcio, ma nessuno, mi pare di potere dire, è preso di mira quanto lui. Ci deve essere pertanto qualcos’altro che infastidisce diverse persone al di là del colore della sua pelle e direi che noi tifosi dell’Inter dovremmo essere abbastanza onesti e ricordarlo bene, senza cadere nell’errore da atteggiarsi a “quelli dalla memoria corta”. A me fanno potentemente girare le scatole quelli che affermano con certezza che la bordata di fischi con la quale l’ hanno accolto l’altra sera i tifosi irlandesi fossero solo “fischi di paura e di disapprovazione”, come me le fanno girare quelli che sentenziano con altrettanta certezza che fossero tutti fischi generati da sentimenti razzistici; ma come è possibile essere così certi di una o dell’altra situazione e, soprattutto, è così importante determinarlo?


Giaccherini, titolare contro Spagna e Croazia
E’ inutile girarci intorno: Mario è uno che con i suoi atteggiamenti non si rende propriamente simpatico e ben voluto e quindi ci sta anche che possa venire fischiato per questo, non solo perché di colore. Poi è chiaro come non sia facile essere un giovane calciatore di colore che a vent’anni ha già molto di più di quello che potranno avere mai moltissime persone in tutta la loro vita, suscitando un sentimento poco nobile ma molto comune a molti, soprattutto nel nostro paese: l’invidia. Ma se permettete è molto meno facile essere un ragazzo di colore qualsiasi costretto a sbarcare il lunario nel proprio paese con un reddito di pochi dollari al giorno o costretto ad emigrare altrove. Mario dovrebbe cercare di rendersi conto della fortuna che ha avuto e di essere comunque un privilegiato e dunque rilassarsi un attimo, invece di comportarsi sempre con un atteggiamento da “solo contro il mondo”, che è poi quello che alla fine lo fa risultare poco simpatico e popolare.


Se poi vuole rimanere a tutti i costi fedele a quel profilo da “talentuoso e dannato” che si è creato in questi anni, faccia pure, ma queste situazioni vanno poi gestite con un’abilità e un’intelligenza che lui non possiede; sorgono poi  i problemi con compagni, allenatori, stampa, avversari, pubblico: tutti quanti insomma. Francamente vorremmo sentire anche parlare un po’ di calcio in questi giorni: di come mai la Nazionale abbia giocato due partite con un esordiente già poco utilizzato dal suo club e per giunta fuori ruolo (Giaccherini) e di come mai abbiamo preso due gol anche per la sua incapacità di chiudere le diagonali difensive; di come mai non sia stata nemmeno convocata nei 23 una prima punta forte fisicamente (l’unica che abbiamo è Di Natale); di come possa venire in mente ad un tecnico di giocare con due registi (Pirlo e Motta); di come mai non sia mai stato minimamente in discussione uno come Cassano che oltre al gol contro l’Irlanda ha combinato fino ad ora piuttosto poco; o di come, nonostante tutto questo e la crisi generale in cui versa il nostro calcio, abbiamo discrete possibilità di finire fra le prime quattro.


Nuova maglia Jucentus: "30 sul campo" (ahahahah!)
Invece si parla quasi solo di Balotelli, ingigantendo ogni sua piccola mossa, ogni suo gesto, ogni sua mezza parola, visto che una intera fatica a proferirla. Sono riusciti perfino a interpretare un suo chiarissimo gesto che voleva riferirsi a tutto lo stadio, come uno sfogo nei confronti di Prandelli, dimenticando che si trattava esattamente dello stesso gesto che aveva  fatto alla fine della mitica serata della vittoria casalinga dell’Inter contro il Barça nella semifinale di Champions: roba da meritarsi l’esclusione a vita dall’albo dei giornalisti. Supermario è uno così: chi accetta di prenderselo e di inserirlo in una squadra deciso a sfruttare le sue enormi qualità tecniche di calciatore, deve essere pronto ad accettare “tutto il blocco” e quindi anche i suoi atteggiamenti, le sue bizze, i suoi comportamenti e di correre anche il rischio di rimanere a giocare in dieci, dal momento che tutti gli avversari e anche il pubblico sanno ormai molto bene come provocarne una sconsiderata reazione.
Dovrebbe essere una situazione arcinota e scontata, ma i giornalisti, evidentemente a corto di argomenti, preferiscono focalizzare l’attenzione su di lui: tra pochi giorni sapremo anche cosa mangia, che musica ascolta, se beve il caffè dolce o amaro, se preferisce le bionde o le brune e quante volte va al gabinetto in un giorno. Non se ne può più! Lui è un giocatore della Nazionale e l’unica cosa che deve interessare è se sia in grado di fare il suo dovere e contribuire a far proseguire la squadra il più avanti possibile nel torneo: detto un po’ brutalmente se riesce a “metterla dentro” o no.  Il resto, scusate, sono cavoli suoi. L’Inter ha deciso due anni fa, e credo parecchio a malincuore, che “il gioco non valeva la candela” e l’ha ceduto al Manchester City a prezzi di saldo; Prandelli ha deciso il contrario e se ne assuma tranquillamente la responsabilità: punto!


Una notazione a margine: sempre a proposito di situazioni che sfasciano gli zebedei, come prevedevamo qualche settimana fa, in maniera molto italianamente “cerchiobottista”, la Lega ha concesso ai  bambini il loro giocattolino, omologando la scritta sulla maglia “30sul campo” ma non l’aggiunta della terza stella. 
A parte che ognuno ha diritto di rendersi ridicolo nel modo che ritiene più opportuno, sarebbe interessante ricercare le origini di quel “sul campo”: non mi risulta che le partite di calcio si svolgano negli orti o nei capannoni industriali e per maggior completezza, tanto che c’erano, avrebbero dovuto scrivere: “30 sul campo dei quali 7 anche fuori”. Non è un numero a caso, ma il numero degli scudetti vinti dai quei “signori” con i servigi di Luciano Moggi come Direttore Generale…ma questa è una vecchia storia.


Alex

5 commenti:

  1. Condivido ciò che pensi su Balo Alex sinceramente...all'Inter non lo vorrei più rivedere, neppure in figurina, ma è l'unico giocatore che attualmente possa essere definito come "fuoriclasse italiano". O meglio, lo è in potenza, perchè ancora non ha mostrato tutto il potenziale che ha...se fuori dal campo fa cazzate me ne frega relativamente, se sul campo riuscisse a trasportare la sua vitalità però, non ho dubbi, sarebbe appena sotto CR7 e Messi. Sulla maglia della Juve, personalmente, non me ne faccio un cruccio. Lo trovo moooooolto stupido come atteggiamente, ma se gli piace così, che si eccitino a modo loro :)

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  2. E' la prima volta che scrivo su questo blog....buongiorno a tutti!!
    Su Balotelli si è davvero detto tutto e di più e quindi non mi soffermerò oltremodo sul campione ex-nerazzurro!L'Italia.....la nazionale (detta così, a me ricorda tanto un marchio di sigarette) di Prandelli....una squadra che non sento mia, che non mi rappresenta vuoi per il folto gruppo di juventini che la compone, vuoi per l'allenatore che reputo (o forse è meglio dire reputavo) simpatico, ma non all'altezza della situazione. Infatti l'inserimento di tale Giaccherini, lo trovo assolutamente fuori luogo e ho la convinzione che questi sia stato chiamato, solo perchè milita con i bianconeri di Torino. Se avesse continuato a militare con i bianconeri di Cesena, non sarebbe stato nemmeno preso in esame!! Altra considerazione sulle scelte tecniche, anche se queste sono colorate da una piccola striatura polemica.....Buffon, Bonucci....due nomi che già dovrebbero far capire molte cose. In un paese dove vige il caos più totale per quello che riguarda la giustizia (calcistica e non) non fa certo bene sapere che questi due giocatori sarebbero invischiati nel mondo delle scommesse e sappiamo tutti benissimo che gli addetti ai lavori, non possono certo partecipare a questo tipo di "divertimento" visto che loro stessi, sono gli artefici dei risultati e potrebbero manipolare (come poi è successo nei casi già emersi e conclamati) a loro favore i vari risultati.Questa quindi NON è la mia Nazionale....non la "riconosco" e anche se mi facessero la prova del DNA, continuerei a mentire....non mi sento Italiano con "certi" Italiani!!!Ultima osservazione sugli scudetti vinti da quelli là sul campo...come loro beffardamente sostengono....!A mio modo di vedere il problema è dato dalle regole che in Italia ci sono ma che non vengono mai rispettate o per meglio dire, vengono continuamente travisate e assestate per compiacere chi comanda di più o in alcuni casi, chi alza la voce più di altri! Sarebbe bastata una presa di posizione ferrea e nel pieno rispetto regolamentare, senza se e senza ma, della Lega che avrebbe dovuto dire che sulla maglia non può essere apposta nessuna scritta che ricordi questa querelle. Così facendo, si creano precedenti e si aprono nuovi scenari. Noi non siamo certo a livello di quelli là, però a me come tifoso Interista, potrebbe dare molto fastidio una scritta del genere sulla loro maglia, visto che la ritengo provocatoria oltre che falsa. Allora io come Interista, mi sentirei in dovere di chiedere di personalizzare la nostra gloriosa maglia, facendo cucire la scritta "IN REALTà SONO 20" perchè proprio contro quelli là, noi abbiamo ingiustamente perso (ingiustamente è un eufemismo) almeno 2 scudetti che loro invece avrebbero vinto!
    Sempre FORZA INTER!!! :-)

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  3. Ovviamente Andrea; io non mi stupisco più di tanto di loro, tanto ormai abbiamo imparato a conoscerli e non ci stupiamo più di nulla, ma piuttosto della Lega e della FICG. Comuque, se vogliono continuare a vivere nel loro universo parallelo, facciano pure. Benvenuto anche da me Roberto; sarà un mio difetto, ma quando gioca la Nazionale in un torneo importante (Europei e Mondiali) non riesco a non fare il tifo per loro. Tutto quello che dici e vero e io stesso non ho difficoltà ad ammettere che mi sono strarotto di questo Paese e se ne avessi una minima possibilità, penso che lo lascerei. Però non riesco a fare il tifo contro, nemmeno a una nazionale formata per la maggior parte da juventini.
    Quindi spero vivamente che stasera battiamo gli inglesi, anche se sarà molto dura.

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  4. Ciao Roberto, è un piacere leggerti!! Passa più spesso, ne saremo felici :)

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  5. Ragazzi, ho capito che dell'argomento non ve frega un granchè, e nemmeno a me più di tanto, come ho ribadito più volte. Ma credo valga la pena farvi partecipi di quello a cui ho assistito vicino al luogo dove lavoro. Alla fine della settimana passata (giovedì 14 mi sembra) ho visto entrare il pullman ufficiale della juventus in una carrozzeria specializzata nel restyling dei bus, la VALSECCHIA CAR di Rubiera, provincia di Reggio E. con le tre stelle e un bello scudettone con scritto "30" sopra in giallo.
    Oggi ho "sbirciato" dentro e le stelle sono diventate due e lo scudettone è sparito come per incanto. Non ne sono sicuro al 100%, ma sembrava proprio il pullman ufficiale della squadra. E non è una "fuffa" creata ad arte; chi mi conosce sa che non sono i miei metodi e, in ogni caso è una cosa verificabile della quale sono testimoni decine di colleghi. Ci scriveranno "30 sul campo" magari, ma questo fatto non è paradigmatico di come la "nuova" dirigenza juve prenda per il culo i suoi tifosi e come questi ci si facciano prendere con gusto? Mah...

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