lunedì 4 marzo 2013

Dieci considerazioni su Catania-Inter


1. E’ stata una partita da “Pazza Inter”, rimontata e vinta con cuore e grinta (e un Palacio in forma eccezionale). Il primo tempo lasciava presagire un’altra pesante scoppola, invece nella ripresa abbiamo visto una buona Inter, pur con i suoi piccoli difetti.


2. In quanti dopo il primo tempo pensavano minimamente che potesse finire in questo modo? (anche se nell’intervallo ho pensato “è il momento della svolta, ora o mai più”).

3. Ultimamente è capitato di criticare Stramaccioni per alcune scelte discutibili. Ieri le scelte discutibili erano anche forzate. Per far riposare Palacio doveva necessariamente far giocare Rocchi e in difesa non aveva grosse alternative.

4. Lunga vita a Rodrigo Palacio. Questa settimana andremo tutti in chiesa ad accendere una candela e a pregare affinché non gli prenda mai un raffreddore e che sia in stato di grazia da qui fino a giugno.

5. Quando il gioco si fa duro… entrano in campo i senatori. Cambiasso e Stankovic ieri sono risultati decisivi per la vittoria. Ma non entusiasmiamoci troppo. Sono giocatori da 30-40 minuti finali perché, come ieri, con la loro esperienza posso risolverci le partite. Ma non pensate minimamente che siano gente che possano partire titolare.

6. Kovacic e Benassi, due giovani centrocampisti che quando sono stati chiamati in causa se la sono cavata abbastanza bene. Perché Stramaccioni continua a lasciarli in panchina?

7. Si fa presto a bollare come “inadeguato” un giocatore. Lo Schelotto visto a Siena era da incubo, ieri invece non mi è dispiaciuto. E lo stesso vale per Alvarez che sta giocando con più continuità e sta dimostrando di non essere una pippa. Magari non è un campione però non mi pare così scarso come sembrava quando giocava spezzoni isolati di partite.

8. Vista l’emergenza in attacco, non possiamo prenderci il lusso di lasciare fuori un elemento come Cassano. Io gli avrei dato quattro sberle e l’avrei spedito in campo.

9. Abbiamo vinto una partita difficile (direi quasi impossibile dopo i primi 45 minuti) su un campo ostico e contro un avversario che gioca un buon calcio. Chissà che questo non sia uno stimolo per invertire la rotta. Da ieri pomeriggio continuo a pensare che questa possa essere la partita della svolta. Speriamo bene…

10. Stiamo facendo uno spezzone di stagione abbastanza disastroso, abbiamo una pessima media punti (13 in 11 gare) eppure il terzo posto è solo ad un punto. Non saremo così sciocchi da farcelo sfuggire, vero?

Entius

5 commenti:

  1. 8. Vista l’emergenza in attacco, non possiamo prenderci il lusso di lasciare fuori un elemento come Cassano. Io gli avrei dato quattro sberle e l’avrei spedito in campo.

    Se gli davi quattro sberle te ne restituiva otto.

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    1. Più che altro, le dinamiche in questi casi sono quelle: non convocazione, multa, e in una situazione differente finiva anche fuori rosa magari (dipende chiaramente dall'entità di quello che è successo). Siccome purtroppo là davanti siamo con le pezze al culo (perdonate il linguaggio), ricucire con Cassano e cercare di tenerlo come risorsa in questi ultimi mesi di campionato è necessario, ma sappiamo tutti che difficilmente resterà oltre maggio..

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  2. Mah, non so; per me Schelotto e Alvarez avranno anche fatto meno peggio che altre volte, ma per me rimangono giocatori non da Inter, come Kuzmanovich, Pereira ed altri. Sempre che per Inter intendiamo una squadra che debba lottare per il vertice; su cosa intendano per Inter Moratti e Branca, comincio ad avere seri dubbi. Poi è chiaro che giocare con continuità quasi sempre aiuta. Cassano è una bomba a orologeria: prima o poi esplode. L'ha fatto dappertutto, si attendeva solo il memento in cui l'avrebbe fatto anche qui. Giusto comunque lasciarlo a casa a riflettere, al di là di come è finita a Catania.

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    1. Concordo con Alex, in tutto. Comunque bisogna analizzare i casi dei singoli calciatori: Kuzmanovic sicuramente non può fare il titolare in questa squadra, e questo lo si sapeva appena si è acquistato, visto che era un panchinaro dello Stoccarda. Però nella rosa può starci e fare il sostituto in caso di necessità: collochiamo i giocatori nel loro giusto ruolo, in campo e nelle gerarchie. Per quanto riguarda Cassano si sapeva che fosse un acquisto per l'immediato, non certamente per il futuro. Per adesso sinceramente ha fatto più di quello che mi sarei aspettato da lui a Settembre, in termini di gol e giocate. Acquistando Cassano sai di prendere un calciatore in grado di partite altalenanti, per età e indisciplina tattica, e di comportamenti non eccelsi, soprattutto nel lungo periodo. Comunque ritengo che avesse il compito di sostituire la fantasia che avrebbe dovuto fornire Lucas, o comunque Lavezzi e fosse l'unica alternativa low cost, di livello medio-alto. A fine stagione probabilmente andrà via, probabilmente alla Samp, ma ancora siamo a Marzo, pensiamo a raggiungere i nostri obiettivi sul campo e a porre le basi per i nostri futuri acquisti, poi penseremo al futuro di FantAntonio. Per quanto riguarda Schelotto e Alvarez, ritengo che in una situazione di tale emergenza possano giocare qualche volta, anche perchè danno più stabilità alla squadra, rispetto all'anarchia di Cassano, ma che non possano starci nella rosa dell'Inter, per motivazioni diverse e che non sto ad elencarvi. Incrociamo le dita di qui a giugno e poi buttiamoci nel mercato, che dovrà rivoluzionare la squadra e, chissà, la società.

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    2. Alex, di giocatori "non da Inter" questa rosa ne è infarcita, il punto è che con questi uomini dobbiamo arrivare fino a maggio, possibilmente centrando qualche obiettivo che per adesso sembra francamente fuori portata.

      In questo senso, anche il lavoro del tecnico va valutato sulla base di quelle che sono le reali potenzialità della squadra, e i suoi meriti/demeriti sulla attuale situazione della stessa. Chiaro che è giovane, chiaro che sbaglia e sbaglierà, ma c'è da dire che far quadrare il cerchio con questo materiale umano qui è complicato e induce un allenatore poco navigato a fare errori con frequenza anche maggiore.

      Certo è che se mi si parla di progetto, di pianificazione, di ricostruzione e poi a giugno mi prendono Mazzarri, bè allora la mia delusione sarà anche doppia.

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